Il gatto dorato africano. Non c’è che dire, come nome è affascinante e misterioso. Quel velo di ignoto, che incuriosisce appena se ne sente parlare. Un felino dunque, di cui ancora si sa poco, dal momento che è uno dei più elusivi al mondo. Di lui sappiamo che è un ottimo arrampicatore, ma che preferisce cacciare al suolo. Vive nelle foreste dell’Africa occidentale e centrale e solo pochi giorni fa, in Uganda, è stato avvistato e “video-catturato” mentre cacciava delle scimmie. Il tutto grazie a delle fototrappole piazzate nel Parco Nazionale di Kibale da dei ricercatori del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology e dall’associazione Panthera, che dal 2006 combatte per la salvaguardia dei felini rimasti allo stato selvaggio.
Il gatto dorato africano è, in questa foresta, all’apice della catena alimentare ed è il predatore numero uno del parco dopo la scomparsa del leopardo.
Un secondo video è stato inoltre registrato da Yasuko Tashiro, del Primate Research Institute della Kyoto University, che ha immortalato il felino mentre si godeva un beato riposino tra le fronde di un albero, stavolta nella riserva forestale di Kalinzu, a un centinaio di chilometri di distanza dal parco di Kalibe. Durante il suo pisolino, una scimmia ha cominciato a disturbarlo, finché il gatto dorato è stato costretto a scendere dall’albero.
Il filmato pubblicato da Panthera è in assoluto il primo al mondo che ritrae le abitudini di caccia del gatto dorato africano. La scoperta ha un’importanza chiave per i futuri studi sul comportamento del gatto dorato africano.
Le prime foto che certificavano l’esistenza di questo animale sono relativamente recenti e datate 2002. Da queste si era potuto verificare l’esistenza di due tonalità diverse di mantello: una tendente al bruno-rossiccio, l’altra grigia con chiazze scure sul ventre. Il gatto dorato africano arriva a pesare non più di 15-16 kg e la sua dieta è composta principalmente da primati, ungulati e roditori. Questo felino ha abitudini crepuscolari e notturne, sebbene le sue prede possano avere abitudini anche molto diverse tra loro.
Ad oggi il gatto dorato africano risulta essere a rischio moderato di estinzione, a causa della deforestazione e dell’habitat sempre più ristretto in cui è costretto a sopravvivere. Solo il 16% delle aree forestali dell’Africa centro occidentali sono infatti dedicate alla conservazione naturalistica, mentre il 29% è invece sito di estrazione. Ma una scoperta del genere potrebbe far crescere la speranza di salvaguardia della specie, così come di uno studio più approfondito di questo elusivo felino.
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