A prima vista sembra un incrocio tra un gatto domestico e un lemure, con una coda essenziale per l’equilibrio e lunga almeno quando il corpo.
Sto parlando della genetta, un animale carnivoro della famiglia dei Viverridi.
Recentemente è stato immortalato da alcune fototrappole del Hluhluwe–iMfolozi Park, una riserva naturale in Sudafrica.
Le fototrappole sono un sistema non invasivo per lo studio del comportamento di alcuni animali difficili da osservare, dalle abitudini spesso notturne o il cui habitat si trova in zone poco raggiungibili dall’uomo.
La fototrappola della riserva sudafricana ha fotografato una genetta mentre approfittava di un passaggio in groppa ad alcuni bufali e rinoceronti in diverse notti. La scoperta ha sorpreso gli studiosi, che non avevano mai osservato comportamenti di questo tipo, dove un mammifero sale sul dorso di un altro di maggiori dimensioni.
La genetta, infatti, è un animale solitario. È imparentato con lo zibetto africano (o civetta africana) e con la manguste e i fossa. È un animale prettamente crepuscolare/notturno, anche se, talvolta, i giovani possono essere attivi durante il giorno.
Questo animale è diffuso in gran parte dell’Africa, mentre la genetta comune (sottogenere genetta genetta) si può trovare anche nella zona mediterranea europea (dalla penisola iberica alla Francia). La genetta comune è diventata anche un animale da compagnia e in cattività può arrivare a vivere fino a 18-20 anni.
Ma torniamo a parlare della genetta selvaggia…Questa predilige gli ambienti con clima mite e poco piovoso. Si è osservato inoltre che le femmine preferiscono le zone boscose e cespugliose, mentre i maschi quelle vicino agli alberi. Sono infatti animali estremamente agili e saltano facilmente da ramo in ramo.
Femmine e maschi si incontrano nel momento della riproduzione, che avviene ben due volte l’anno, dopodiché si dividono di nuovo per riprendere le loro vite solitarie. Solo la femmina accudisce i nuovi nati. Il picco delle nascite si registra in aprile-maggio e da agosto ad ottobre. Quando i piccoli nascono sono ciechi e sordi per i primi dieci giorni. Sviluppano la coordinazione solitamente entro le due settimane di vita.
Le genette sono prettamente carnivore, ma non disdegnano di piante. Tuttavia preferiscono i piccoli roditori, gli uccelli e le loro uova, ma anche millepiedi, scorpioni e talvolta anche frutta e olive!
Ad oggi si sono studiati cinque tipi di comunicazioni che le genette usano: tra di esse delle vocalizzazioni simili a singhiozzi usate dai maschi per chiamare le femmine, nel periodo di riproduzione, o usate dalle stesse femmine per comunicare coi loro piccoli.
C’è comunque ancora molto da imparare su questi animali e ne sono prove le fotografie scattate dalle fototrappole.
Gli studiosi stanno cercando di dare possibili spiegazioni all’inusuale comportamento recentemente scoperto. Una delle ipotesi per ora più probabili è quella della difesa: le genette sono animali piccoli e sono predati da leoni, leopardi e altri animali di taglia più grossa. Per sfuggire da questi, saltano sui rami degli alberi, tra le fronde più alte. Lo studioso Adam W. Ferguson ha ipotizzato che salire sul dorso di un rinoceronte o di un bufalo possa essere una strategia alternativa per proteggersi da attacchi dei numerosi predatori.
Un’ulteriore teoria è che questi piccoli animali sfruttino l’altezza dei loro vicini più grossi per cacciare i roditori nel folto della vegetazione e di cui vanno ghiotti, sfruttando così una prospettiva migliore.
Restano per ora solo ipotesi da verificare. Dopo l’inaspettata scoperta verranno condotti studi più approfonditi, per vedere se il comportamento immortalato è tipico di una sola specie o delle numerose altre.
Aspettiamo quidni news dagli esperti godendoci per il momento le foto di questi animali che prendono un passaggio da bufali e rinoceronti!
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