Se sei in cerca di angeli o in fuga dai demoni, vai in montagna.
~ Jeffrey Rasley
Il trekking a Punta dell’Aquila, sopra Giaveno, è di una bellezza quasi disarmante. Il panorama è a 360° sulle grandi cime che abbracciano Torino: il Monviso, il Monterosa e il Gran Paradiso, solo per citarne alcune.
Questo sentiero è davvero affascinante e ve lo consiglio particolarmente se siete amanti dei panorami di montagna e dei sentieri aperti. Il bosco è infatti molto rado e già prima della metà del percorso, si è appagati dalla vista mozzafiato.
Sempre molto semplice, l’unico tratto che richiede un po’ di attenzione è l’ultima cresta per arrivare in vetta. Dal punto di vista fotografico è particolarmente appagante, soprattutto nelle giornate in cui il cielo è costellato di nuvole e ci si trova sopra il mare di nebbia.
Informazioni utili
Cartine: IGC n. 17 Torino-Pinerolo e Bassa Val di Susa
Regione: Piemonte
Partenza: Ristorante Aquila all’Alpe Colombino, Giaveno (To), 1258 metri (Clicca qui per aprirlo su Google Maps)
Arrivo: Punta dell’Aquila, 2119 metri
Dislivello: 861 metri
Difficoltà: E
Esposizione: Nord-Est
Webcam: Loc. Pian delle Lese (vista est); Loc. Pian delle Lese (vista valle) ; Aquila di Giaveno.
Dove inizia il sentiero
Arrivati a Giaveno, proseguire per l’Alpe Colombino, fino ad arrivare al Ristorante Aquila. Qui, parcheggiare nell’ampio spiazzo e imboccare il sentiero segnalato, lasciandosi alle spalle la possente statua di un’aquila.
Il trekking fino a Punta dell’Aquila
Il sentiero sale da subito deciso. Si percorre la strada sterrata, in cui è abbondante la presenza di pietre, che un po’ ostacolano la progressione. Qui il bosco è rado, e dopo qualche tornante e una lunga salita, si arriva subito al primo punto panoramico, il colle di Pian del Secco, inconfondibile sia per la bellezza della vista, sia per una bandiera della Regione Piemonte che sventola in cima un po’ provata dalle intemperie della montagna.
La vista spazia sulla Val Sangone, sul colle della Roussa e i Picchi del Pagliaio, dove è presente una facile via alpinistica.
La voglia di proseguire per scoprire quale altro panorama si cela oltre la prossima curva è sempre più alta. Si prosegue allora dal colletto con una decisa svolta a sinistra (direzione sud-ovest) lasciando il bosco, sempre percorrendo l’ampia strada sterrata, che serviva anni fa quando c’erano gli impianti sciistici, ormai dismessi.
Il percorso qui si appiana un po’ e, con alle spalle la palestra di roccia della Rocca Parei, ad un tratto si scorge l’ex stazione di arrivo della seggiovia, a cui si arriva con una salita decisa dopo il tratto in piano. Eccoci a Pian delle Lese, a 1860 metri, circondati dal cielo, da montagne come il Gran Paradiso e il Monterosa e dalla lontana pianura, in cui svetta il Monte Musinet, famoso per il mito degli UFO.
Dalla stazione, che molti chiamano l’intermedia, alla Punta dell’Aquila, il sentiero è sempre aperto. Si può arrivare al colle poco prima della vetta tramite diverse vie, percorrendo la cresta o immergendosi nella conca, che dona un po’ di tregua nelle giornate particolarmente ventose.
Infine, una volta al colle, salendo, si può scorgere sulla propria sinistra il bivacco Terzo Alpini dell’ANA Giaveno, mentre a destra la croce della Punta dell’Aquila. Questa è la nostra meta, raggiungibile dopo un piccolo tratto in cresta.
Ora la vista può spaziare a 360° e si può anche ammirare il Monviso, che svetta orgoglioso con la sua punta inconfondibile.
Leave a reply