La pernice bianca. La lepre variabile. Il fischione. La folaga. Sono queste le quattro specie escluse dalla prossima stagione di caccia in Piemonte, che avrà inizio da ottobre 2015. Notizia che viene accolta con entusiasmo tra gli animalisti, che per molto tempo hanno combattuto contro l’attività venatoria a danno di queste specie.
Ma cogliamo l’occasione e conosciamoli più a fondo.
La pernice bianca
Forse l’avrete già sentita nominare o sicuramente l’avrete vista ritratta nella neve in molte foto scattate nell’arco alpino. La si riconosce perché, nella stagione invernale, ha il piumaggio quasi completamente bianco, ad eccezione dell’estremità della coda che invece è nera. Questo uccello vive nelle zone rocciose e ad altitudini abbastanza elevate; pensate che la si può trovare anche al di sopra dei 2000 metri, fino addirittura ai 2800. Nidifica a terra in piccole buche a ridosso di pietre o arbusti ed è molto difficile da osservare grazie al suo perfetto mimetismo; quando si scioglie la neve, infatti, il suo piumaggio cambia colore, passando dal bianco candido al marrone-nero-grigio nei maschi e al rosso-bruno nelle femmine, in modo da non essere scovati tra la vegetazione.
Lepre bianca o variabile
Chiamata lepre bianca o lepre variabile, questo mammifero presenta due livree diverse, a seconda della stagione, un po’ quindi come la pernice bianca. Il cambiamento della livrea è determinato dalla regolazione della temperatura e dalle ore di luce giornaliere. Tra la neve è perfettamente mimetizzata grazie al suo mantello bianco, ad eccezion fatta però della punta delle orecchie, che rimane di colore nero. Inoltre, le zampe sono ricoperte di pelo, per una protezione migliore dal freddo e le unghie fungono da ottimi ramponi per non scivolare tra il ghiaccio. Insomma, sappiamo da chi hanno preso ispirazione gli alpinisti!
Tutti questi accorgimenti sono vitali per questo animale, il cui habitat si estende dagli 800 ai 3200 metri di altitudine.
Il fischione e la folaga
Entrambi sono facilmente avvistabili, in zone paludose, stagni e laghetti. La folaga è inconfondibile per il suo cosiddetto scudo bianco che ha sopra il piccolo becco arancione e per il corpo completamente nero. Ma ciò che più è curioso di questo animale sono le sue zampe palmate, che in autunno si confondono quasi con le foglie cadute sul terreno. E queste sono utili talvolta a difendersi dai predatori: le sbattono infatti sull’acqua per schizzare chi le disturba e le minaccia.
Il fischione è il vicino della folaga e il più delle volte condividono lo stesso habitat. Quest’anatra è tipica per pascolare a terra, anche se, in caso di necessità, spicca voli in stormi disordinati ma molto dinamici.
Leave a reply