Informazioni utili
Cartine: IGC n. 2, 1:50000 Valli di Lanzo e Moncenisio
Regione: Piemonte
Partenza: Prarotto (TO) (Clicca qui per aprirlo su Google Maps)
Arrivo: Rocca Patanua, 2409 metri
Dislivello: 980 metri
Difficoltà: E / EE (riferita all’ultimo tratto di sentiero)
Esposizione: Sud
Il sentiero in breve
Giugno è il mese in cui la montagna è un’esplosione di colori e di vita. La presenza di neve sulle cime più alte è ancora consistente e talvolta, per scegliere al meglio le proprie escursioni, bisogna tenerne conto.
Il sentiero che porta a Rocca Patanua, però, è l’ideale in questa stagione per vari aspetti: è esposto sud, quindi il manto nevoso è praticamente assente; la quota d’arrivo (2409 metri) non è estrema; ci si può divertire alzando un po’ l’asticella tecnica e sperimentandosi su un tratto di sentiero di difficoltà EE, davvero breve; offre una vista che spazia a 360° sul territorio circostante, dalla pianura alle montagne innevate ed infine è molto vicina a Torino. Insomma, tantissimi punti a suo favore.
Il sentiero parte di fronte alla Cappella Madonna della Neve e subito si ci si immerge in un bosco che, nelle giornate più calde, dà un po’ di tregua. Di fianco alla cappella è presente anche una fontana, per riempire le proprie borracce. A circa 1870 metri, si incontra l’Alpe Formica, un pianoro con delle grange abbandonate. Già da qui, guardando alla pianura, è possibile scorgere la caratteristica Sacra di San Michele, simbolo del torinese, Torino, il Monte Musinè e molti altri.
Proseguendo, il sentiero si apre completamente anche alle montagne e un grande prato accoglie le mandrie al pascolo. Subito dopo un piccolo avvallamento, ecco la prima salita decisa che porta al secondo pianoro, una gioia per gli occhi, un campo fiorito immenso. Da qui in avanti il sentiero che porta alla Rocca si fa più serio, ma è sempre comunque ben segnalato. La dorsale è leggermente esposta e talvolta bisogna usare anche le mani per superare delle rocce un po’ più massicce. Infine, un cartello segnala l’arrivo alla vetta in soli 5 minuti. L’ultimo tratto non è banale e ci vuole un po’ di attenzione, perché molto esposto.
Curiosità: il termine “Patanua” è piemontese e significa “nuda, spoglia”, proprio per la caratteristica Rocca che si erge maestosa dai pascoli più in basso.
Il video
Ma non perdiamoci in chiacchiere, ecco il video in cui vi porto con me fin sopra Rocca Patanua!
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