Qualche giorno fa, esattamente l’11 dicembre, è stata la giornata internazionale della montagna. E per una appassionata come me, non potevo non approfittare di questa occasione per scrivere un “piccolo” post sull’argomento!
Cominciamo da lontano e voliamo tra le vette più alte del pianeta!
ASIA:
La cima più alta del mondo, Sagarmatha, in nepalese “dio del cielo”, o Chomolangma, in tibetano “madre dell’universo” o, come meglio lo conosciamo noi, l’Everest: 8848 metri, centinaia di alpinisti ogni anno che tentano di conquistarne la vetta. E con loro moltissimi sherpa, indispensabili per ogni spedizione.
Il K2, il secondo ottomila del mondo. Molti alpinisti, Messner compreso, la considerano la più tecnicamente difficoltosa tra le montagne che superano gli 8000 metri. Il suo nome è origine di un vecchio fraintendimento, risalente al 1856. Lo chiamarono Karakorum 2, poiché Karakorum 1 fu assegnato erroneamente al monte Masherbrum, di 7821 metri, che a quel tempo si riteneva il più alto. Quando però fu scoperto l’errore, al K2 non fu cambiato nome, poiché, in effetti, risultava essere davvero la seconda montagna più alta del mondo, nel gruppo montuoso del Karakorum, in Himalaya.
AFRICA:
Il famosissimo Kilimangiaro è la cima più alta del continente africano, un vulcano di 5895 metri in Tanzania. Sulla cima il Ghiacciaio di Rebmann, mentre tra due dei tre crateri da cui il vulcano è formato, è presente la cosiddetta sella dei venti, dominata dalla tundra.
OCEANIA:
Il Puncak Jaya, alto 4884 metri, si trova in Nuova Guinea. Viene chiamato anche Piramide Carstensz da molti alpinisti. L’avventura che questi ultimi vivono per scalare questo picco è davvero selvaggia. Per arrivare solo al campo base, bisogna letteralmente attraversare la giungla, dopo essere atterrati in uno dei villaggi nelle vicinanze con un piccolo aereo locale.
NORD AMERICA:
Il Monte McKinley, in Alaska, 6194 metri di altitudine. Alla quota di 5800 metri è presente una stazione meteo, precisamente la terza più alta del mondo, che ha registrato temperature davvero rigide. Pensate che si sono registrati addirittura -59°C durante dicembre 2003. Il mese precedente dello stesso anno, inoltre, il vento sferzava con forza a 29.6 km/h, abbassando ulteriormente la temperatura percepita a ben -83°C! Solo questione della stagione invernale? Ebbene, in giugno si sono toccati anche i -30.5°C, quindi l’ipotesi è da scartare.
SUD AMERICA:
Aconcagua, 6962 metri, nelle Ande dell’Argentina, ma a pochi chilometri dal confine con il Cile. A detta di molti alpinisti, non è tra le cime più tecnicamente difficili se si considera la via normale a nord, ma non per questo bisogna sottostimarne l’ascesa. Inaspettatamente, è la parete sud la più impegnativa.
I più assidui frequentatori sono sicuramente gli alpinisti americani (forse date anche le vicinanze), seguiti poi dai tedeschi e dagli inglesi.
ANTARTIDE:
Il Monte Vinson, 4897 metri. La prima ascensione è datata 1966. Fu l’ultimo ad essere “scoperto” e conseguentemente nominato. Il periodo migliore per salire in vetta è in estate, ossia da Dicembre a Gennaio, quando il sole è presente 24h. Solitamente bastano circa 10 giorni, ma sono giorni da vivere in condizioni estreme, con temperature ben al di sotto dello zero e venti freddi che contribuiscono all’accumulo della neve. Oltre a questi motivi e al fatto di essere un posto davvero remoto, gli alpinisti che tentano la vetta sono in numero minore rispetto alle altre Seven Summits.
EUROPA:
E infine, ho volutamente lasciato per ultimo il continente in cui vivo. Qui, la vetta più alta è il Monte Bianco, con i suoi 4810 metri. Questa gigantesca montagna, che fa parte dell’omonimo massiccio, è generalmente sempre innevata sopra i 2800 metri di altitudine. Fu scalato la prima volta nel 1786 da Balmat, un alpinista cercatore di cristalli e Paccard, un medico, oltre che botanico e, naturalmente, alpinista. L’ascensione fu realizzata grazie anche alla ricompensa che lo scienziato De Saussure aveva promesso a chi lo avesse scalato per primo. De Saussure era davvero affascinato da questa cima che vedeva dalla sua finestra a Ginevra, tanto che volle “conquistarla” egli stesso, accompagnato dallo stesso Balmat un anno dopo. Ma non si può certo dargli torto: il Monte Bianco attira 15 milioni di turisti l’anno, tutti affascinati dalla sua bellezza.
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[…] Si chiamano funivie del Monte Bianco non per niente! Si possono ammirare, a un palmo dal naso, le vette maestose di questo immenso massiccio, che tocca i 4808 metri di altitudine e si posiziona per questo tra le Seven Summit, le montagne più alte di ognuno dei sette continenti. […]