Guardate questa foto qui sotto e ponete a voi stessi questa domanda: sono pronto a percorrere il ponte tibetano più lungo del mondo?
Se la risposta è si, basta che vi rechiate a Claviere armati di tanto coraggio e voglia di avventura. Si, il ponte tibetano più lungo del mondo, quasi 500 metri, si trova a Claviere, al confine tra Piemonte e Francia! L’attrezzatura completa per attraversarlo la si può noleggiare ed il tutto costa circa una decina di euro! L’esperienza è da brivido.
Se invece la risposta è “fammici pensare ancora qualche minuto…non sembra così rassicurante da questa prospettiva” non vi preoccupate, ho una proposta alternativa. Le gorge di San Gervasio, infatti, si possono ammirare anche con i piedi per terra. Il sentiero si snoda attraverso questa gola e il percorso è uguale a quello del ponte tibetano, solo a 100 metri in meno d’altezza.
Una gita estiva ideale per famiglie con bambini
Ideale per le famiglie con bambini, dura circa 40 minuti, in cui si attraversano piccole passerelle di legno sopra il torrente. E poi, quanto è fresco! Eh si, io sono una di quelle persone che passeranno l’estate in città a lavorare e in queste settimane a Torino si sono superati i 30°C! Quindi, se anche voi state facendo la sauna a casa, questa è un’ottima oppotunità.
La ferrata Clarì, pareti di roccia e passerelle sopra il torrente
Il mio consiglio è di partire da Cesana. Sulla strada che da Cesana porta a Claviere c’è una piazzola di sosta in cui si può parcheggiare l’auto. Eccola qui sotto in foto. La potrete riconoscere per le tre aste con annesse bandiere.
Il sentiero balcone parte dalla base della Rocca Clarì. Subito dopo averlo imboccato si trovano alcune pareti di roccia in cui gli arrampicatori si esercitano, a due passi dal torrente. I gradi di difficoltà di queste vie d’arrampicata vanno dal 4 in su, quindi per i principianti sono ottimi punti di partenza! Si può anche imboccare la partenza della ferrata Clarì. Insomma, avventura a più non posso!
Tra ponticelli di legno e cascata, un sentiero da Signore degli Anelli
È segnalato in ogni suo punto, con ponticelli, passerelle e ringhiere. Una passeggiata molto comoda e sicura. Da un certo punto in avanti si comincia a scorgere anche la piccola casetta in legno, base di partenza per il ponte. Dopodichè, il ponte tibetano è possibile ammirarlo per tutta la durata del percorso.
Gli ultimi tornanti svelano una cascata molto potente. Di fianco ad essa, delle scale per arrivare fino alla sua sommità. Ecco, se qualcuno di voi è appassionato del Signore degli Anelli, come lo sono io, noterà una leggera somiglianza con le scale che Frodo e Sam, con Smeagol, hanno dovuto percorrere per arrivare in cima alla montagna nel secondo film. Naturalmente ho detto leggera somiglianza, non aspettatevi di sentirvi immersi nelle fiamme di Mordor, tantopiù in una giornata d’estate. Ne possono venire tuttavia foto divertenti. Occhio solo a non rimanere troppo tempo vicino alla cascata, può succedere che la forza dell’acqua sposti dei sassi che possono far male.
Il sentiero è quasi finito. Sale per qualche minuto ancora ed ogni tanto ci sono delle terrazze panoramiche sulle gorge, fino a che si arriva in uno spiazzo erboso con due tavoli da pic-nic.
Siamo quindi arrivati a Claviere. Qui Fabio ed io abbiamo fatto una sosta relax in cui mi sono divertita a fotografare i mille fiori colorati che contornavano il paesaggio.
Ricapitolando il sentiero è molto breve ma anche molto suggestivo, adatto soprattutto alle famiglie con i bambini, per nulla faticoso se non nell’ultimo tratto di salita dopo la cascata (ma dura pochi minuti).
Consigliatissimo! A volte le cose più belle ce le abbiamo vicino casa senza neanche saperlo!