Oggi sono qui per parlarvi di un sentiero sul confine italo-francese. La partenza è da Claviere, un paese di soli 200 abitanti, ma famoso per due principali motivi. Il primo: ospita il ponte tibetano più lungo del mondo, 468 metri di pura avventura. Il secondo: è situato ai piedi dell’imponente Monte Chaberton, una cima di 3130 metri, facilmente raggiungibile con un buon allenamento.
Ma non voglio scrivere né di uno né dell’altro, ci sarà modo di farlo in seguito, dedicando loro l’attenzione che si meritano. Oggi voglio parlarvi di un sentiero breve, ma molto panoramico, ideale per le giornate in cui si vuole staccare un po’ dalla vita da città; porta a Portiola Bassa, un fiabesco pianoro ombreggiato, situato a 2045 metri di altitudine.
L’imbocco del sentiero
Ma è bene partire dall’inizio! Prima di tutto, direi, l’imbocco del sentiero: in prossimità dell’Hotel Miramonti, verso il confine francese, si può trovare un’ottima segnaletica che indica una strada sterrata che costeggia il Rio Secco. Le indicazioni da seguire sono quelle che portano a “La Madonnina” o “Punto Panoramico Alto” o direttamente “Portiola Bassa”.
Il sentiero si immerge quasi subito nel bosco ed in questo periodo è un’esplosione di colori primaverili.
Sebbene il tracciato sia moderatamente ripido, La Madonnina la si raggiunge in appena 10/15 minuti di cammino. Qui si trova appunto una Madonnina incastonata in un altare di pietre che domina dall’alto il paese. A soli 1850 metri e dopo una decina di minuti, ecco quindi il primo punto panoramico. Ci sono alcune panchine per ammirare il panorama, ma il mio consiglio è di continuare, il meglio deve ancora arrivare! Vicino al piccolo altare si può trovare anche un cippo di confine, con una grande F incisa sulla pietra. Questo perchè Claviere è sempre stato un paese un po’ conteso tra italiani e francesi. Una storia travagliata la sua, prima in suolo italiano, poi divisa a metà in seguito alla Seconda Guerra Mondiale, infine di nuovo riunita in territorio quasi interamente italiano nel 1974.
Un balcone su Claviere
Proseguendo il sentiero, sempre ben segnalato, si fa più ripido. Dopo circa 40 minuti si arriva al bivio per il Punto Panoramico Alto e la Portiola Bassa. A questo proposito ci tengo a precisare che nel percorrere io stessa il sentiero ho deciso di saltare la tappa al Punto Panoramico Basso. Scelta personale: non vedevo l’ora di arrivare in alto!
Il Punto Panoramico Alto, dopo il bivio, si raggiunge in pochissimi minuti. È davvero suggestivo, provvisto di panche e un piccolo tavolino circolare di legno, in cui sono incisi i nomi dei monti che circondano la valle. La vista da questo balcone fa dimenticare gli sforzi della salita. Nelle giornate limpide sono visibili i vari sentieri della valle, il paese di Claviere con annessi abitanti che passeggiano lungo la sola via principale.
Se però volete staccarvi ancora di più da tutto ciò che riguarda la civilizzazione, proseguite per la Portiola Bassa: 2/3 tornanti dopo l’ultimo bivio con il Punto Panoramico Alto e siete arrivati. Anche qui sono presenti delle panche di legno per farvi riprendere le forze appieno. Il pianoro ha qualcosa di davvero suggestivo, quasi fiabesco.
Protetti dalla Punta della Portiola, di 2815 metri, da un lato, avvolti in un bosco silenzioso e rilassante dall’altro. Il sole tra le fronde degli alberi cerca di farsi strada e qualche volta ci riesce, illuminando sprazzi di prato puntellato da fiori blu. Insomma, un’atmosfera unica!
Il sentiero finisce qui. In verità da questo spiazzo inizia un sentiero più impegnativo per raggiungere la Batteria Alta, a 2200 metri. Tuttavia oggi era sconsigliato a causa di terreno franato sul tracciato. Quindi, occhio, siete avvisati!
In poche ore avete quindi avuto la possibilità di inspirare a pieni polmoni aria pura di montagna, affacciarvi ad un balcone su una natura maestosa e assaporare il relax che solo il bosco è capace di regalare. Scesi a valle, quindi, potete godervi il meritato riposo o programmare la prossima avventura!
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